Un classico della letteratura. Immediatamente censurato, condannato e ritirato dal commercio alla sua prima pubblicazione nel 1957, ripubblicato solamente vent'anni dopo. La storia, in gran parte autobiografica, del risveglio della vocazione letteraria di un trentenne, alimentata dagli incontri con le donne e da una visione totalmente disillusa delle prospettive offerte dalla società. Leggere Calaferte è come prendersi uno schiaffo. Ogni parola vi stordisce, ogni frase vi trafigge, ogni immagine vi abbaglia. Ogni riga di questo libro è un'opera d'arte in cui la poesia è onnipresente. Uno stile di scrittura orgiastica e scioccante, sublime e poetica al contempo, che evocherà ai lettori più attenti Henry Miller, Céline e Bukowski.
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