L'ingegno e l'ironia, i timori e la solitudine di un italiano nell'Etiopia del 1941. Dario Poppi racconta, in un diario brioso e sorprendente, i tentativi disperati di salvare la sua segheria, tra le bombe autarchiche, un amore romanzesco con la bellissima principessa indigena Zannabec e le cure con la "medicina rossa", che sembra avere poteri magici. Sullo sfondo la ritirata dell'esercito invasore italiano, e l'arrivo degli odiati inglesi. Un racconto rocambolesco che mostra un punto di vista inedito sulla "periferia dell'impero". Prefazione di Pietro Clemente. Postfazione di Alessandro Gori.
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