Ma questo computer quantistico c’è o non c’è? Certo che c’è. Però è una piantina appena nata, piuttosto che una quercia possente. Impreciso come i vecchi computer degli anni Cinquanta, oggi il computer quantistico non è un sogno fantascientifico, ma una scommessa di imprese e grandi centri di ricerca. Di che cosa si tratta? Sono macchine per processare informazione codificata in oggetti nanoscopici, come atomi o fotoni. E quello è il regime della fisica dei quanti: questi computer promettono di fare certi calcoli in modo più veloce di qualsiasi altro computer concepibile. Sono difficilissimi da costruire, ma potrebbero dare un contributo profondo in ambiti come medicina, scienze dei materiali e sostenibilità. Perché no, anche a una comprensione più profonda di ciò che è reale. Questo libro è un monologo, incompleto e a ruota libera, sull’interfaccia tra informatica e fisica quantistica, e su come queste due discipline hanno cominciato a influenzarsi a vicenda. Portandoci a interpretare i computer come oggetti il cui comportamento è governato dalle leggi della natura, l'autore non pretende di insegnarci nozioni in modo sistematico. Vuole incuriosire. E, in ultimo, lasciarci col desiderio di continuare a perlustrare questo campo nuovo e affascinante.
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