Antonio Benini, tornitore esodato e campione di biliardo, muore all’improvviso lasciando al figlio Ernesto un registratore, contenente un appassionato racconto della sua vita. Ernesto preme il tasto play, più per nostalgia che per reale curiosità, ma presto entrerà in contatto con sorprendenti fatti della vita del padre, legati al suo passato da comunista. All’interno del nastro infatti è racchiusa una buona parte della storia del dopoguerra, tra amare riflessioni politiche e aspre invettive contro i parassiti politici. Mentre ascolta il racconto, Ernesto si troverà a vivere in una dimensione quasi onirica e l’incontro con la prostituta Hester, dalla bellezza sconvolgente, non fa altro che aumentare questo senso di smarrimento. Attorno a Hester aleggia un mistero, che ha stretta relazione con un personaggio vicino ad Antonio. I nomi Hester e Ernesto infatti non sono casuali e la chiave risolutiva potrebbe celarsi proprio dietro il loro significato nascosto.
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