Stralci di vita quotidiana, sospesi in apnee notturne, si irradiano nei versi de "La brigante ballerina", che fin da subito avviluppa il lettore in un’atmosfera familiare e nello stesso tempo inquieta. Ci si trova così a compiere un viaggio nel tempo e nello spazio, in un cammino frenetico della propria interiorità. Sono le parole a dettare il ritmo e la direzione, facendo avanzare o imprigionando in un itinerario circolare, sondando il terreno o proseguendo senza paura. Luana Vacchi traccia un percorso poetico utilizzando un linguaggio innovativo e unico, libero e disinvolto, che tocca l’Io più profondo e che permette riflessioni sul senso della vita.
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