"Mario Giampaolo intreccia nei suoi versi la consistenza dei corpi e l’influenza delle forze che li muovono. Il corpo dell’altro può essere familiare, un nuovo continente da esplorare, qualcosa che colma i vuoti o che li crea, qualcosa di lieto o di nostalgico. I corpi sono opposizioni che sfumano ulteriormente la linea che separa il ricordo dalla poesia. Le forze, invece, a momenti alterni, avvicinano o allontanano i corpi ridefinendo sentimenti e sensazioni. Così Mario Giampaolo trasforma in poesia la legge fisica che vede la forza manifestarsi dall’interazione tra corpi."
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