"Ballata dei tredici mesi" è in qualche modo un "calendario laico" (i suoi santi sono tutti poeti: da Dante a Tasso, da Rimbaud a Campana, da Gozzano a Pound a Pasolini), nutrito di pïetas e di religiosità francescane. Una sorta di manifesto ecologista contro le devastazioni della natura. Attraverso la cadenza dei suoi mesi emergono temi sempre più urgenti, sempre più irrimandabili per chi, al di là del semplice sopravvivere, desidera una vita vera. La scelta di una scrittura ibrida, che mescola generi letterari diversi (poesia, romanzo, pamphlet), è conseguente alla varietà degli argomenti.
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