Il lungo racconto che dà il titolo al libro è la storia vera dei tre anni di prigionia di un ragazzo di vent’anni mandato a conquistare la Russia con un fucile. Prima in un campo di lavoro forzato di là dagli Urali a buttar giù alberi, poi in Uzbekistan a raccogliere cotone, ha la ventura di imbattersi in personaggi fuori del comune, senza dei quali non ce l’avrebbe fatta ad essere tra i pochi sopravvissuti a un’ecatombe. Da uomo libero, inizia il drammatico viaggio di ritorno attraversando un’Europa devastata e, grazie allo straordinario tesoro trovato in un magazzino militare americano, arriva da dov’era partito cinque anni prima. Quattro racconti a seguire: "Arriva il re", un reduce della Grande Guerra decide di vendicare i compagni mandati a morire al grido di Savoia e va a sparare al re. "Italy Aqua", l’ultimo superstite dell’affondamento del Laconia rivive i giorni in mezzo all’oceano attaccato a un rottame; nell’edificio in demolizione della "Sempre Avanti", lo spirito delle case estinte incontra l’uomo che per quarant’anni è stato dietro a un bancone; "La cena di Natale", con in tavola solo un fiasco di vino e mezzo barattolo di miele.
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