La tendenza a «identificarsi in una singola nazione o in una singola unità, collocandola al di là del bene e del male e non riconoscendo altro dovere che la realizzazione del suo interesse»: in questo, secondo Orwell, consiste il nazionalismo. In tutti i casi comporta la soppressione dello spirito critico, la censura e l'autocensura, l'asservimento cieco a un'idea di realtà a discapito della realtà stessa. Scritto durante le ultime fasi della Seconda guerra mondiale, in uno dei periodi più bui della storia occidentale, questo breve saggio è un testo essenziale per comprendere un fenomeno che fa pensare ai grandi totalitarismi del '900, ma che in realtà rappresenta ancora oggi una delle principali minacce alle democrazie liberali.
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