Manara Valgimigli è riconosciuto come uno dei filologi e grecisti più raffinati del novecento. Oltre alla passione per l’antichità e per la lingua greca, alle quali dedicò la sua vita, ne nutriva anche un’altra: quella per la montagna. Instancabile camminatore, Valgimigli univa all’atto fisico del camminare quello più intimo della riflessione. Percorrendo le sue raccolte di elzeviri, ci si imbatte in un cospicuo elenco di testi sulla montagna, che si segnalano per il nitore dello stile e per quell’intreccio, sempre fecondo in lui, tra i ricordi (anche dolorosi) e il presente, che si traduce in pagine di grande intensità.
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