«Mi alzai e scrissi una storia, dal principio alla fine. Era una di quelle del taccuino giallo, una di quelle già riscritte, ma stavolta era ancora diversa. Non era veramente me né mia mamma o le mie ragazze, non era veramente nessuna delle persone reali, ma dentro c'era la sensazione, la rabbia assoluta, il dolore della mia vita. Non era una voce lamentosa, ma aveva l'accento del Sud, e aveva, anche, la gioia e l'orgoglio che a volte sentivo per me e per i miei. Non era biografia ma neanche bugie, e pulsava al ritmo delle paure delle mie sorelle e della mia disperata vergogna, e finiva con tutte le domande e le decisioni ancora aperte - soprattutto la decisione di vivere». Pubblicato per la prima volta nel 1988, e premiato con il Lambda Literary Award, "Trash" é il libro di esordio di Dorothy Allison, e la palestra nella quale ha perfezionato lo stile e lo sguardo che animano le pagine più belle della Bastarda della Carolina. Dando voce agli uomini e alle donne del Sud bianco e impoverito, i racconti di questa raccolta, dolorosi ed eloquenti, ci mostrano le terribili ferite che siamo capaci di infliggere a chi ci è più vicino. Sono storie di sconfitta e di redenzione; di colpa e di perdono; d'amore e di abusi, illuminate dalla forza e dal potere taumaturgico della scrittura.
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