Giovanni Taglianti, fisico del CERN di Ginevra, si è trasferito in una piccola città di confine per amore della figlioletta Hannah. Per lui, che ha da poco perso la moglie, ogni cosa non è altro che un immenso vortice di materia estraneo a qualsiasi domanda di senso. L'insolita eredità di un vecchio filosofo lo induce però a intrecciare la fisica con le discipline umanistiche. Cosa c'entra sant'Agostino con la termodinamica, oppure la poesia di Frost con i paradossi della meccanica quantistica? La sua soluzione al problema dell'universo comincia pian piano a svaporare: è nel mondo dell'invisibile, rivelato tanto dalla scienza quanto dalle lettere, che l'umanità accede alla dimensione più adeguata a decifrare il significato dell'esistenza.
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