Da secoli l’ingrediente è elemento di scambio, baratto, commercio ma anche di guerra, impatto ambientale, ricatto. È il seme di una lunga storia gastronomica che inevitabilmente coincide con la storia dell’umanità in tutte le sue sfumature. L’ingrediente diventa simbolo identitario dei popoli, emblema e ispirazione di bandiere, scintilla di rivoluzioni. Ed è persino causa ignara di dipendenze, violenza domestica, body shaming, razzismo e classismo. Tra lampi di consapevolezza sulla condizione delle donne chef — schiacciate nei chiaroscuri di un ambiente patriarcale e maschilista — e analisi di mode e tendenze culinarie, l’autrice infonde in chi legge una nuova coscienza in cucina e a tavola. Perché la cucina ha bisogno di etica, consapevolezza, identità. Ideare un menù è una responsabilità sociale. Prefazione di Roberta Schira.
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