Una manciata di canzoni, una partita a tennis da sola, molte sessioni di nuoto. La fame, e la rabbia, rabbia propulsiva ma anche rabbia che toglie la parola. Una ragazza adolescente che non si sente compresa, che non sa come compensare un vuoto, una mancanza; una giovane donna che cerca di perdersi nel vuoto e nell’assenza; una donna formata che scopre l’amore, la vita, e la sorellanza. Questa Elettra, quinto episodio della serie, è una ragazza senza nome, come tutte, che si dibatte alla ricerca della propria voce e della propria espressione, senza rendersi conto che prima di cercarla nelle altre persone, l’approvazione va cercata dentro di sé. "Ragazza senza nome" è quasi una parabola, in cui si indaga il significato delle parole e dei sentimenti, in cui si scopre che talvolta la figura paterna non è un padre, e che nessun padre, nemmeno quello di tutta l’umanità, è davvero onnipotente.
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