A 46 anni Daniele Sforzi vive ancora con i genitori e consegna volantini. Un giorno gli viene affidato il compito di rimettere in sesto la villa della nonna. Le stanze sono in condizioni pessime, rigurgitano oggetti, immondizia, segreti. Daniele scopre così che niente di quello che sapeva di sé è vero, e la realtà cambia, si ridisegna. È la disfatta. A guidare Daniele c’è un ronzio, come di mosche. Le stesse che invadono le stanze che tenta di ripulire. Eppure il trauma si rivela una rinascita. Daniele prende coscienza di sé, è pronto a entrare nel mondo con prepotenza. Iracondo, bugiardo, razzista: da rider sottopagato in sella a una bici, si ritrova capolista di partito. Di più: improvvisamente il futuro del paese è nelle sue mani…
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