«Una giovane donna indipendente, ansiosa di vivere la sua libertà, si ritrova intrappolata in una storia ardente e ne vive la rottura. Per tutta una notte, dolorosa, catartica, ripercorre un'ultima volta tutti i ricordi, racconta, si sofferma sulla sua ossessione, vive l'assenza fino al limite. Scrive, tutto in una volta, per sopperire alla mancanza e per accoglierla, per dimenticare e per ricordare, per celebrare l'assente e per distruggerlo, per seppellirlo in un mausoleo di parole. Questa voce, ora lirica, ora clinica, ripercorre e attraversa tutti i luoghi comuni del delirio amoroso».
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