Nel mito greco i modelli femminili esemplari sono Penelope, moglie fedele di un marito infedele, e Nausicaa che, pur tentata dal fascino di Ulisse, si ritrae per pudore. Poi ci sono le donne maledette: Clitemnestra uccide il marito Agamennone, Medea è matricida, Circe è dea della seduzione femminile. Nei tre monologhi che compongono il libro, il racconto delle tre figure è rovesciato e mette in luce ciò che il mito lasciava in ombra. Clitemnestra uccide in Agamennone l'assassino della figlia Ifigenia. Medea uccide i figli per sottrarli a un futuro di schiavi e difenderne la dignità. Circe è invitata dal padre ad andare sulla terra perché gli uomini hanno bisogno di un Dio che li aiuti e che sia "un Dio donna / perché / serve / uno sguardo diverso / sul mondo".
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