Il 23 luglio 1993 Raul Gardini viene trovato morto nella sua residenza di piazza Belgioioso, a Milano. Si è sparato un colpo in testa, o almeno così dicono, anche se l'ipotesi del suicidio urta contro un muro di incongruenze e di punti non chiariti. "Icarus" è una storia di fantasmi. Di un uomo che si ritrovò a capo di un colosso finanziario e da lì, con i suoi progetti visionari e le sue follie sportive, sfidò il mondo. Di una città, Ravenna, che per un breve periodo tornò agli splendori dell'impero bizantino. E di un ragazzo, Matteo, che nutriva da anni l'ossessione di scrivere un libro: su Gardini, sulla sua città, sulle macerie che, dopo ogni caduta o crollo, seppelliscono i vinti e i loro segreti. Senza appiattirsi nella mera inchiesta giornalistica, giocando tra biografìa e autobiografìa, cronaca e finzione, Cavezzali compone un mosaico emozionante dal quale mancherà sempre una tessera, come dalla verità. Restano soltanto le narrazioni della sventura e dell'infamia. Le case degli spettri, gli aerei schiantati, il cemento di Cosa Nostra, gli affari del secolo sfumati, l'utopia della benzina verde e della plastica biodegradabile, le salme rapite e i cadaveri nelle carceri, le valigette scomparse e le pistole cambiate di posto. E su tutto la vertigine del vento in poppa e la malinconia di un'ultima regata.
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