Geoffrey Payzant (1926-2004), filosofo, scrittore e organista, ha insegnato musica alla Mount Allison University di Sackville e filosofia con indirizzo estetico alla University of Toronto. Ha fondato e diretto il Canadian Music Journal (dal 1956 al 1962) conducendo ricerche empiriche sulla percezione musicale. La sua monografia su Gould, già tradotta in francese, giapponese e polacco, e qui presentata al pubblico italiano, è stata per decenni l’unico libro disponibile sulla figura e l’arte del pianista e compositore canadese, e ancora oggi costituisce un’eccezione nel panorama degli studi su Gould. Payzant, infatti, non si focalizza tanto sugli aspetti della vita privata o sulle apparizioni pubbliche del musicista, ma svolge una profonda analisi del pensiero, della natura e della filosofia che hanno sempre orientato le – mai banali – scelte artistiche, tecniche e di vita di Glenn Gould. L’artista, proprio grazie ad un’originale visione della musica in grado di mettere in dialogo tradizione e innovazione, è diventato una personalità centrale per l’intero mondo della cultura contemporanea, e le sue idee, pur ruotando essenzialmente intorno alla musica, si sono sviluppate in un articolato pensiero che eccede la musica e approda a una genuina e singolare filosofia della tecnica e teoria della comunicazione.
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