Nicola Benois apparteneva a una gloriosa famiglia di artisti russi e crebbe in un ambiente intellettuale di alto livello, frequentando menti del calibro di Stravinskij e Chagall. Dopo la Rivoluzione, Benois emigrò prima a Parigi e poi a Milano, dove lavorò per trentacinque anni come "Direttore di tutti gli allestimenti scenici della Scala". Nessuno scenografo nella storia del teatro ha tenuto quell'incarico tanto a lungo. Nelle pagine di queste memorie – appassionate, affettuose e ironiche – fanno la loro comparsa tutti i più grandi musicisti, cantanti e registi del Novecento, ma il loro valore va oltre l'aneddotica. Benois riferisce infatti molti dettagli inediti riguardo agli eventi storici vissuti in prima persona, in Russia e Italia.
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