Non solo Rediker è un gran conoscitore di pirati, ma oltretutto ne racconta la storia in modo coinvolgente, quasi in presa diretta. E così ci parla con passione di un'epopea insieme romantica e sanguinaria – di cui non tralascia i dettagli più crudi – dove la scelta difficile di una vita fuorilegge nasce dal consapevole rifiuto di una società segnata dal dispotismo, particolarmente vessatorio per la gente di mare. Ancor oggi eroi dell'immaginario popolare, i pirati hanno sì depredato, saccheggiato e ucciso, ma hanno al contempo incarnato una peculiare visione del mondo basata sui valori di libertà ed eguaglianza. Una visione che ha sfidato le convenzioni dell'epoca a proposito di razza, sesso, classe e nazionalità, proponendo una democrazia radicale capace di sovvertire la loro società. E anche la nostra.
Biografia: Marcus Rediker insegna Storia Atlantica presso la Pittsburgh University ed è Senior Research Fellow al Collège d’études mondiales / Fondation Maison des Sciences de l’homme di Parigi. Autore di originali ricerche storiche tradotte in quattordici lingue, si è in particolare occupato dei tanti protagonisti che hanno popolato l’Oceano Atlantico dopo la scoperta dell’America: mercanti, marinai, schiavi e pirati. Per elèuthera sono usciti Il piantagrane: storia di Benjamin Lay (2019), Canaglie di tutto il mondo (quinta edizione 2024) e la graphic novel, scritta insieme a David Lester, Sotto il vessillo di re morte (2023). Oltre a insegnare, negli anni è stato attivo in vari movimenti a favore della giustizia sociale e della pace. In particolare, si è recentemente impegnato nella campagna mondiale per l’abolizione della pena di morte, tenendo conferenze in tutto il mondo, da Calcutta a Medellín, da Mosca a Sydney, da Tokyo a Vienna.
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