"Brand's Haide" occupa il posto centrale della celebre trilogia intitolata "Nobodaddy's Kinder", scritta ancora sull'onda dello shock bellico. Posto tra "Dalla vita di un Fauno" (dove l'azione si sviluppa tra il '39 e il '44) e "Specchi neri" (in cui Arno Schmidt evoca l'indomani di una terza, nucleare, guerra mondiale) questo secondo affresco è ambientato nei sei mesi che vanno dalla primavera all'autunno del 1946: il disagio dei rifugiati, l'accoglienza a loro riservata da parte di una popolazione che ha già dimenticato tutto, l'uomo che, scampato all'inferno, si inserisce come scrittore e uomo di lettere in una doppia realtà, quella fatta di difficili condizioni di vita osservate con sarcastica lucidità e quella immaginaria dove la foresta è abitata da spiriti elementari e dove un amore impossibile si trasforma in letteratura.
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