Mamma Lucia fu una contemplativa in azione. Dai paesi di missione, nelle soste obbligate dei suoi lunghi viaggi, in attesa dell'aereo, negli intervalli riservati al riposo, essa trovava il tempo per continuare il suo colloquio con i fratelli. Scriveva moltissimo (le lettere qui raccolte, indirizzate alle sue volontarie, sono un piccolo saggio della sua intensa attività epistolare). La sua penna scorre sul filo di un colloquio spirituale sempre teso verso Dio. Scrivere era per lei un bisogno del cuore: tenere cioè le fila con quanti aveva incontrato sulla strada della sua meravigliosa avventura di carità.