Quando, puntando il telescopio contro il cielo, Galileo Galilei edificava le basi della teoria destinata a rivoluzionare il modo di concepire l'universo, l'astronomo sapeva che, per affermare la sua dignità di uomo di scienza, avrebbe dovuto fronteggiare i pregiudizi di una vetusta tradizione e le minacce della Chiesa, ancora convinta di poter dominare la sete di sapere con le torture e i roghi accesi dalla Santa Inquisizione. Gli strali della curia romana, insieme allo zelo oscurantista dei gesuiti, rivivono nel grande romanzo di Jacob Popper: ricostruzione accurata degli uomini che, nel clima arroventato del XVII secolo, opposero la loro stessa vita alla feroce politica dei tribunali della fede, acerrimi nemici di ogni cambiamento.