Da qualche tempo una notevole ripresa d'interesse dimostra che il concetto di Sublime è uscito dalla soffitta polverosa anticaglie estetiche. Ma cos'è il Sublime, e cosa ha fatto per meritarsi questo? è la domanda a cui il saggio cerca di rispondere: dopo aver tratteggiato l'antica e nobile storia del Sublime, dall'omonimo trattatelo di retorica dello Pseudo-Longino (sec. I d.C.) all'Ottocento inglese del Romanticismo pittorico e letterario, dal Classicismo di Boileau alle attualissime analisi di Kant e alle riflessioni innovative di Burke, Massimo Carboni entra nel vivo delle poetiche e delle pratiche artistiche del moderno-contemporaneo, disegnando un arco di riferimenti che va da Freud all'esperienza orientale. Sono i profili di quattro grandi artisti del Novecento – Hofmannsthal, Duchamp, Malevi_ e Newman – a stagliarsi su un paesaggio che prosegue fin dentro al nostro presente, nel segno dell'arte concettuale e minimal e delle ipertecnologie.