Galway, la cui costa si affaccia sull'oceano Atlantico, da molti è considerata la vera capitale culturale d'Irlanda, nonché quella del Gaeltacht, ossia di quell'area occidentale del paese dove il 25% degli abitanti conosce ancora l'antica lingua gaelica. Galway è inoltre un importante centro universitario che durante l'anno scolastico attira ben 20mila studenti provenienti da ogni parte d'Irlanda e del mondo, che si aggiungono a una popolazione di circa 80mila persone. L'investimento della città nella sinergia virtuosa che mette in relazione tradizioni, economia della conoscenza e turismo nei prossimi anni si gioverà di un ulteriore impulso, poiché Galway, insieme a Fiume, in Croazia, è stata scelta per essere capitale europea della cultura nel 2020. La città ha un'origine medievale, databile attorno all'anno 1124, quando nell'area fu costruito un castello da Turlough O'Connor, in gaelico "Toirdhealbhach Ua Conchobhair", re del Connacht. Tuttavia, non sono molti i monumenti antichi ancora visibili in città. Tra questi la Collegiata di San Nicola, imponente, di stile gotico e di culto anglicano, la quale fu costruita dagli Anglo-Normanni nel 1320 e ampliata nel secolo successivo, e a pochi passi, lungo Shop Street, il palazzetto dei Lynch, risalente al '500, epoca in cui la città era ricca e influente, e attualmente sede della Allied Irish Bank. E dalle parti di The Claddagh, dove il fiume Corrib si confonde con la baia di Galway per poi tuffarsi nell'oceano Atlantico, si trova lo Spanish Arch, costruito nel 1584 e ultimo residuo delle fortificazioni cittadine. Dal prato verde attorno a The Claddagh si possono guardare i cigni e i gabbiani oppure, nelle giornate soleggiate e ventose, le nuvole che si spostano veloci nel cielo (proprio come dice la nota canzone). E se si amano i libri, si può passare in Middle Street da Charlie Byrne's Bookshop, una spaziosa, accogliente e fornitissima libreria indipendente, dove si possono trovare testi che spaziano dalla poesia alla psicologia, dall'architettura alla medicina. E in caso di dubbi sul libro da scegliere, non esitate a chiedere aiuto a Vinny Browne, il libraio. La costa occidentale dell'Irlanda dal punto di vista naturalistico è più varia e interessante di quella orientale. Usciti da Galway, percorrendo poco meno di 80 chilometri verso sud, nella contea del Clare, si possono visitare le impressionanti Cliffs of Moher, delle scogliere di roccia scistosa, arenaria e roccia sedimentaria, alte fino a 214 metri e a picco sull'oceano. E prendendo il traghetto, dal porto della vicina Rossaveel in 40 minuti si arriva sulle Isole Aran, formate in prevalenza da materiale calcareo, che si trovano proprio all'ingresso della baia di Galway. Le Aran sono tre: Inis Mór, la più grande, dove c'è il forte preistorico Dún Aengus, Inis Meáin, la meno popolosa, 150 abitanti in tutto, e la meno turistica, e Inis Oírr, la più piccola, dove si possono visitare i resti del castello medievale O'Brien. Spostandosi a nord-ovest, ci si trova nei territori selvaggi del Connemara, fatti di alture brulle e ondulate, torbiere, stagni e piccoli corsi d'acqua. Evocativo ed emozionante, soprattutto nei giorni di nuvole basse, è il paesaggio intorno al Killary Harbour, un fiordo lungo 16 chilometri, posto al confine con la contea di Mayo. Al termine di questo breve ma intenso viaggio, TaBook vi saluta con un consiglio di lettura. Per unire musica, paesaggi e cultura iralndese. L'IRLANDA DEGLI U2. MUSICA, LETTERATURA E RADICI CULTURALI di Tatiana Pais Becher (Arcana) Questo volume e diverso da tutti gli altri per il fatto di riunire insieme le radici irlandesi - artistiche e culturali - che si intrecciano nelle parole e nella musica di Bono, Edge e gli altri. La prima volta che ho incontrato Tatiana qui in Irlanda stava iniziando il lungo lavoro di ricerca del materiale per questo libro. Con il suo grane entusiasmo e intelligenza e riuscita a coinvolgermi insieme a personaggi del calibrodi Brendan Kennelly, di Bono e The Edge, che hanno subito capito che si trattava di un lavoro importante e hanno dato immediatamente a Tatiana la possibilita di accedere alle principali fonti di ricerca, collaborando direttamente con lei. Il risultato e un libro affascinante, i cui contenuti provengono per la maggior parte direttamente dalle interviste rilasciate dai protagonisti, dando una visione originale delle influenze che hanno contribuito a formare le parole e la musica degli U2. Acquista il libro