Il libro degli errori di Gianni Rodari : correggere il mondo Dopo oltre cinquant’anni dalla pubblicazione una recensione del Libro degli errori di Rodari non aggiungerebbe nulla di nuovo. Un dibattito intorno al messaggio che scaturisce dalle pagine sì. Citando lo stesso autore: Vale la pena che un bambino impari piangendo quello che può imparare ridendo? Si può correggere un bambino senza sbagliare. Perché forse gli errori ortografia possono diventare lo spunto per un gioco, da prendere sul serio: l’ortografia. Si può giocare con l’errore, dargli la possibilità di creare nuovi mondi. L’opera di Gianni Rodari ha ancora un valore inestimabile perché oltre ad essere entrata nelle grammatiche è diventata una guida educativa. Permette anche agli adulti che si occupano di insegnamento di trovare nella penna rossa un complice e non una minaccia. Consente anche agli adulti di capire che sbagliare è bello. Il libro degli errori di Gianni Rodari per un'Itaglia migliore Anche i grandi hanno bisogno di imparare dai propri errori. Sono strumenti per conoscerci meglio. Per accettare la diversità. Tramite le filastrocche di Rodari si capisce che si può insegnare ad evitare gli sbagli ma soprattutto a capirli. L’idea di un’Itaglia scritta male non è l’idea di un’Italia sbagliata. È un suono, che dettato può essere scritto in due modi differenti a seconda della comprensione che si ha delle regole della scrittura. Un accento sbagliato non è la fine del mondo, non tanto quanto può esserlo il pregiudizio o un comportamento. Giocare con il Libro degli errori di Rodari è divertente, trasmette un atteggiamento giusto al bambino, la capacità di mettere in moto l’immaginazione e aprire finestre su nuove possibili narrazioni. I libri di Rodari nella società della performance Ci sono errori che diventano grandi. Crescere bambini capaci di sbagliare e di correggersi nel giusto modo è un dovere degli adulti. Il Libro degli errori è uno di quei titoli che accompagnano i decenni senza invecchiare, rinnovandosi nelle sfide del tempo. Non solo questo, ma tutti i libri di Rodari hanno questa capacità di lasciare una grande eredità. Nella società della performance l’errore viaggia sulla lama di un rasoio, notizie “erronee” rischiano di compromettere il senso della verità. Sarebbe davvero un bel mondo se potessero sbagliare soltanto i bambini. Eppure anche i grandi commettono sbagli grandiosi, come la Torre di Pisa, ad esempio. E altri più grandi e più gravi, che non è possibile correggere. È bellissimo vedere quante volte i bambini tracciano le prime parole con la matita e poi cancellano, tracciano e cancellano, a volte con timore e a volte con la convinzione che sia sufficiente un gesto deciso della gomma sul foglio. Perché così è, con gli errori di ortografia si può essere autori di ciò che si scrive, autori di sbagli e correzioni. Forse così, imparando a giocare con i segni lasciati da una penna rossa, da una parte il bambino può sbagliare senza paura perché sa che può porvi rimedio, dall’altra si apre con fiducia all’adulto che sa accettare il suo errore e farlo diventare qualcosa di buono e giusto. Ascolta questo capolavoro del maestro di Omegna dalla voce di Lunetta Savino. Ecco il link all'audiolibro.