Un giallo classico, storico, dalle tinte noir. Una storia avvolgente e con un ritmo serrato di eventi e colpi di scena. I suoi protagonisti affascinano il lettore e accompagnano la lettura verso un finale poco scontato. L’autore stesso ha definito questo lavoro “una storia di frontiera”. Il periodo inquadrato nella narrazione è quello tra il 25 aprile e la fine del maggio 1945. L’Italia deve affrontare le dure conseguenze della seconda guerra mondiale e iniziare a guardare al futuro con una spinta verso la ricostruzione. Una vita sospesa tra l’occupazione e la Liberazione. Il periodo oscilla tra macroscopici opposti: dittatura/democrazia, monarchia/repubblica. Una storia di frontiera perché si muove tra i confini, i momenti di passaggio. La doppia morte della compagna Sangalli di Tita Prestini I protagonisti di questa storia sono il vice commissario Fabio Settembrini, anche lui in bilico, un uomo alle prese con dubbi esistenziali e con incertezze. Intorno a lui si muovono militari affaticati dalla guerra, mercanti dediti alla borsa nera che si atteggiano da imprenditori, ladri che desidererebbero essere commercianti, preti che toccano con mano il peccato, vedove, donne ai margini. Il confine sembra essere un filo rosso che attraversa tutti gli aspetti del romanzo. Non solo i protagonisti ma anche i luoghi. Il lago d’Iseo, al centro della storia, si trova tra le province di Brescia e Bergamo, una terra che ha visto l’interesse e la supremazia di diverse fazioni, lo sconto tra diversi interessi. Su questo terreno si sono affrontati guelfi e ghibellini, franco-piemontesi e austriaci, partigiani e fascisti. La doppia morte della compagna Sangalli già nel titolo racchiude questo concetto del doppio, come un concetto che aleggia in tutte le sfumature. Si tratta di una lettura molto coinvolgente e appassionante, che ha molte possibilità di diventare uno dei pilastri della nuova narrativa poliziesca italiana. Lo puoi acquistare qui, sul nostro sito. La casa editrice Barta Il libro è stato pubblicato dalla casa editrice Barta, una piccola grande realtà virtuosa dell’editoria indipendente, nata dalla volontà di Andrea Settis Frugoni, Arianna Luperini e Silvia Baldassarri. La loro collana di narrativa, chiamata “Qzerty-Qwerty” ha già all’attivo diversi titoli di letteratura italiana e internazionale. Fin dal loro esordio con il romanzo Finistère di Andrea Dei Castaldi nel 2013 hanno dimostrato la grande cura nel progetto editoriale, non solo nella scelta delle opere ma anche nella loro presentazione. Dalla carta selezionata e valutata a seconda del tipo di pubblicazione, passando dalla scelta di una tipografia tradizionale fino ad arrivare all’attenzione al carattere tipografico. Una casa editrice che si distingue per un lavoro di fino, di valore e grande qualità e che lo dimostra anche con quest’ultima opera pubblicata.