Abbiamo incrociato Italians Book it Better sui social. È un blog in cui si trovano molti aspetti dell’editoria: segnalazioni di racconti, interviste alle riviste, agli aspiranti scrittori, agli editori. È una pagina Facebook attiva, che diffonde contenuti sul mondo editoriale italiano. È stata soprattutto una rubrica a catturare la nostra attenzione: Una settimana di racconti. Modestina Cedola, la mente e il cuore dietro a questo progetto, ogni settimana segnala i racconti che le sono rimasti impressi, appunta il link e allega qualche parola incisiva per definirli. IBiB è una lente di ingrandimento. Osservando la minuziosa attenzione con cui scova le letture, gli avvenimenti, le presenze interessanti nel variegato mondo dell’editoria indipendente, si ha la sensazione di avere a che fare con una persona dotata di un forte intuito, al servizio dei lettori e dei curiosi. Non potevamo non intervistarla. Ed eccola qui. La prima cosa che salta all’occhio è il fatto che ti descrivi nella pagina about dicendo di essere inadatta a parlare di te? E cosa si può non dire di te? Da quando la mia vera natura segretissima di spia è stata smascherata dalla Nuova Edizione (La Letteratura Pazzesca in Italia) credo sia stato detto praticamente tutto di me. Posso solo aggiungere che continuo a sognare il superpotere dell’invisibilità. Resto un’entusiasta sottovoce. Sono mutevole e vulnerabile, umana e pronta per altre storie. Ti si deve assolutamente riconoscere il merito di un’interessante rubrica che tieni con lodevole costanza: una settimana di racconti. Complimenti. Ci piacerebbe sapere quanti racconti leggi alla settimana e come li selezioni. Non sarebbe male avere anche consigli pratici su come gestire questa costanza, visto che molti lamentano di non avere il tempo per leggere. Tu come ti organizzi, quale tempo dedichi alla lettura in generale e a quella dei racconti e come lo incastri nella tua quotidianità? Grazie mille! La rubrica “Una settimana di racconti” è nata dall’esigenza di appuntare le cose che leggevo su internet e che non volevo perdere. Una sorta di post-it a mia futura memoria. Ero molto dubbiosa nel pubblicarlo e ci ho pensato moltissimo prima di farlo. L’affetto e l’attenzione ricevute sono state parecchio inaspettate ma evidentemente la difficoltà che avevo io nel recuperare i racconti probabilmente era condivisa da molti. Non ho un numero fisso di letture dipende dal tempo, dagli impegni e dalla voglia. Sono una persona molto curiosa, leggo velocemente e riesco a tenere la concentrazione anche in mezzo al caos. Non ho un’organizzazione nella lettura ma leggo i racconti delle riviste appena posso perché è una cosa che mi appassiona e non vedo l’ora di scoprire cosa c’è di nuovo. Da buona pugliese sin da bambina mi è stato insegnato a non uscire alla controra (l’ora dei pazzi e dei malagente) e a rispettarne il silenzio. Resta ancora oggi il mio momento preferito per leggere. Non ho l’abitudine di guardare la tv (pochi programmi selezionati), uso Netflix a periodi alterni e vado a letto molto tardi. Mi piace moltissimo leggere ad alta voce e appena posso cerco di prendermi uno spazio tutto mio per farlo. L’esperienza di lettura cambia completamente e di conseguenza l’attenzione al testo. Non c’è uno schema solo tanta voglia di farlo. Quando ti abbiamo chiesto la disponibilità per questa intervista ci hai detto che ItaliansBookitBetter non è esattamente una rivista. Non potevi non esserci però. Anche sui social fai da megafono a molte riviste, case editrici indipendenti, collettivi, eventi, scrittori. Quali sono le fonti e i contesti da seguire che suggeriresti a un giovane interessato a scoprire cosa bolle nel mondo dell’editoria indipendente? Vogliamo i nomi! Domanda difficilissima! Come ogni cosa sul web c’è tanta di quella roba che non so se riuscirò ad essere esaustiva. Proviamoci! Per avere un’idea delle riviste e dei litblog che ci sono in circolazione è utile affidarsi al censimento di Antonio Russo De Vivo che ha creato un elenco da cui potete cominciare. Per conoscere meglio il lavoro di alcune riviste, invece, non potete non leggere la rubrica “Ti ho rivista” di Michele Crescenzo su Satisfiction e la newsletter Timone a cura della rivista inutile. A giugno Wojtek ha pubblicato “Vocabolario minimo delle parole inventate” un’antologia curata da Luca Marinelli che raccoglie ventidue tra scrittori e scrittrici provenienti dal mondo delle riviste. Se volete conoscerli da vicino a settembre fate un salto al Firenze Rivista troverete stand, panel e incontri sulle riviste e in generale sull’editoria indipendente. Gorilla Sapiens, Pidgin, Wojtek e Racconti Edizioni hanno una sezione dedicata ai racconti. Leggete le riviste e seguitele anche sui social dove spesso postano articoli interessanti sul mondo indipendente. Nazione Indiana, Verde Rivista, Crapula, Altri Animali, inutile, minima et moralia, il Minimum lab, ‘Tina, L’inquieto, Crack, Effe partite da una di queste pagine e lasciatevi portare ovunque per scoprire nuove cose di cui non potrete più fare a meno. Le classifiche di qualità de L’Indiscreto coordinate da Francesco D’Isa, Vanni Santoni ed Enrico Pitzianti sono un buon modo per arrivare a libri di qualità di case editrici indipendenti che magari ci perdiamo nella moltitudine di pubblicazioni. Ah e ovviamente ci sarebbe un certo ItaliansBookitBetter con interviste mensili alle riviste, la rubrica settimanale dei racconti e uno spazio bimestrale sul collettivo Spazinclusi per conoscere gli autori che prima di arrivare a pubblicare il loro libro si sono fatti le ossa sulle riviste. Sono sicura di aver dimenticato qualcuno o qualcosa, perdonatemi! Leggi tanto, scrivi di editoria, recensisci. Ma ti piace anche scrivere narrativa? Questa è una curiosità che hanno un po’ tutti e che mi sorprende sempre. No, non è una mia abitudine. Scrivere narrativa al momento non mi interessa preferisco leggerla. Mi piace scrivere articoli, recensioni e soprattutto interviste. Mi piacerebbe prendermi più cura della mia scrittura, migliorarla e trovare una mia traccia personale. A dire il vero vorrei scrivere molto di più di quanto io riesca realmente a fare. Approcciare alla lettura in maniera più professionale è uno degli obiettivi che mi sono data e che spero di realizzare. Vorrei che IBiB fosse uno spazio in continua crescita. Sappiamo che ci sono connessioni tra musica e letteratura, e che esiste una musica e un’editoria definibile come indipendente. Qual è la colonna sonora indie perfetta per l’ultima lettura che hai fatto? E se ItaliansBookitBetter fosse una canzone quale canzone sarebbe? Sono da sempre affascinata dalle contaminazioni che si creano tra le varie arti. Mi piacciono molto il cantautorato e il rock. Rovistare nell’indie è sempre stato un buon modo per capire dove stava andando il mondo anche se è una parola che ha cambiato il suo significato negli ultimi tempi. L’ultima lettura che ho fatto è stata “Un marito” di Michele Vaccari. Non saprei darti un titolo ma mi fa pensare a qualcosa di struggente che fonda amore e rabbia. Non so che canzone potrebbe essere IBiB ma mi piacerebbe che fosse una canzone di Giovanni Truppi.