Terza pubblicazione per "La voce degli studenti", il progetto di alternanza scuola-lavoro promosso da TaBook e l'ISS Vincenzo Cardarelli di Tarquinia. Oggi la protagonista è Alessia Peluso che ci racconta "Lo strano caso di Emma Bovary", affascinante libro dell'autore Philippe Doumenc (Lit Edizioni). È il 24 marzo 1846. Emma Bovary, nel suo letto, alterna momenti di tregua ad atroci sofferenze, causate dall’assunzione di una notevole quantità di arsenico. E se la morte di Emma Bovary non fosse dovuta al suicidio? E se fosse stata uccisa? Intorno a lei, in preda al panico, sono presenti il marito Charles, il farmacista Homais e sua moglie, così come i dottori Canivet e Larivière, chiamati in suo soccorso con estrema urgenza. “Assassinata, non suicida”, è la frase che, al suo ritorno a Rouen, il dottor Larivière fu pronto a riportare alla polizia: prima di abbandonare la vita, Emma Bovary, in un ultimo momento di lucidità, ebbe il tempo e la forza di sussurrarla in un sospiro. Le osservazioni dei lividi presenti sul corpo della vittima, fatte dal collega Canivet, hanno poi giustificato la necessità di un’indagine sul campo, condotta dal commissario Delévoy, inviato da Rouen insieme a Rémi, un giovane apprendista di polizia a cui lascerà successivamente il compito di completare il lavoro dopo essere stato richiamato dal prefetto. I sospetti non mancano. Charles Bovary, un marito tradito e umiliato. Il farmacista Homais, amante respinto. Rodolphe, che stanco della sua giovane amante poteva sperare nella sua morte fino a provocarla. Anche le donne: una moglie gelosa e una suocera irascibile. E Lheureux? Un venditore che non può essere pagato… L'autore è ben documentato e conosce Madame Bovary nel dettaglio, è addirittura in grado di annotare errori o di reinterpretare il testo, offrendoci una controinchiesta maliziosa e intrusiva, caratterizzata da un linguaggio semplice, accessibile a tutti. Philippe Doumenc elogia Flaubert, l’autore del romanzo, con una furtiva apparizione al funerale di Madame Bovary, ma soprattutto inventando un sequel convincente e in grado di dare nuova vita ai personaggi da lui trascurati. (Continua a leggere dopo la foto) Giudizio personale "Lo strano caso di Emma Bovary" permette di vivere in modo diverso il finale di un grande romanzo di fama mondiale come Madame Bovary. L’autore, infatti, si dimostra anche maestro: ci insegna a entrare completamente in ciò che leggiamo, a fare nostri i mondi che le parole disegnano sulle pagine che sfogliamo. È affascinante il modo in cui Philippe Doumenc non si sia fermato a un’arida lettura del romanzo originale, traendone invece un sequel coinvolgente, in grado di testimoniarne l’immortalità. Accattivante anche il metodo d’indagine, affidato al giovane Rémi, che si assume la responsabilità di accompagnarci in questo viaggio continuo. Ci porta con lui da un sospettato all’altro finché, senza rendercene conto, non siamo proprio noi a prendere il suo posto, a stringere i pugni dopo ogni fallimento e a gioire dopo ogni vittoria. È senz’altro sorprendente il finale che, come fossimo legati a una fune, ci tira verso di sé senza che possiamo immaginarlo. Penso, dunque, che sia un romanzo ben riuscito, scritto con uno stile semplice, che è però in grado di trattenerci in un’altra epoca, e la passione che l’autore ha messo tra le righe è sicuramente percepibile, tanto da poter essere condivisa dal lettore stesso. In conclusione, mi sento di consigliare questo libro, poiché permette una lettura leggera ma ricca di emozioni. (Continua a leggere dopo la foto) Domande 1) Se Lo strano caso di Emma Bovary fosse ambientato nel presente, come pensa che si svolgerebbero i fatti? Seguirebbero la stessa linea che hanno seguito nel passato o il finale potrebbe variare ulteriormente? 2) Il libro a cui Lei fa riferimento è un romanzo di fama mondiale, non deve essere stato facile far fronte a tanta grandezza, come ha reagito inizialmente il pubblico dopo la pubblicazione di Lo strano caso di Emma Bovary? 3) Come ha fatto ad elaborare un metodo di indagine così completo? Ha fatto degli studi a riguardo? 4) Se potesse prendere il posto di Emma Bovary nel romanzo, considerando che la corruzione è un tratto caratteristico della natura umana, pensa che reagirebbe agli eventi nel suo stesso modo? 5) Mentre scriveva il libro, ne conosceva già il finale? Alessia Peluso [Puoi acquistare questo libro CLICCANDO QUI!]