Oggi, 19 settembre, è un giorno molto particolare per chi ama la letteratura e soprattutto per chi ama Italo Calvino. In questo giorno del 1985 ci lasciava, infatti, uno dei più grandi autori che l'Italia abbia mai avuto. Colpito da ictus il 6 settembre nella sua casa di Castiglione della Pescaia, muore pochi giorni dopo nell'ospedale di Siena. Quello che però ha lasciato Calvino è sicuramente destinato all'eternità. Nel ricordare questo gigante del nostro tempo, abbiamo pensato di fare una selezione di dieci citazioni che secondo noi rappresentano al meglio il suo genio. Ne mancheranno sicuramente almeno un altro milione, perché ogni parola in Calvino aveva un peso: un peso leggero, direbbe lui. 1) "L'aspetto in cui l'amplesso e la lettura s'assomigliano di più è che al loro interno s'aprono tempi e spazi diversi dal tempo e dallo spazio misurabili. (Se una notte d'inverno un viaggiatore) 2) "Ma in tutta quella smania c'era un'insoddisfazione più profonda, una mancanza, in quel cercare gente che l'ascoltasse c'era una ricerca diversa. Cosimo non conosceva ancora l'amore, e ogni esperienza, senza quella, che è? Che vale aver rischiato la vita, quando ancora della vita non conosci il sapore?" (Il barone rampante) (Continua a leggere dopo la foto) 3) "Si conobbero. Lui conobbe lei e se stesso, perché in verità non s'era mai saputo. E lei conobbe lui e se stessa, perché pur essendosi saputa sempre, mai s'era potuta riconoscere così." (Il barone rampante) 4) "Se infelice è l'innamorato che invoca baci di cui non sa il sapore, mille volte più infelice è chi questo sapore gustò appena e poi gli fu negato." (Il cavaliere inestitente) 5) "Alle volte uno si crede incompleto ed è soltanto giovane." (Il visconte dimezzato) 6) "Ecco, pensò Amerigo, quei due, così come sono, sono reciprocamente necessari. E pensò: ecco, questo modo d'essere è l'amore. E poi: l'umano arriva dove arriva l'amore; non ha confini se non quelli che gli diamo." (La giornata d'uno scrutatore) (Continua a leggere dopo la foto) 7) "L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio." (Le città invisibili) 8) "D'una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda." (Le città invisibili) 9) "La fantasia è un posto dove ci piove dentro." (Lezioni americane) 10) "Solo dopo aver conosciuto la superficie delle cose, – conclude – ci si può spingere a cercare quel che c'è sotto. Ma la superficie delle cose è inesauribile." (Palomar) [Continua a seguirci su TaBook e entra nella nostra libreria virtuale. Potrai avere fantastici sconti su libri e spedizioni. È facile: CLICCA QUI!]